La Provincia autonoma di Trento è da tempo impegnata nelle politiche volte alla diffusione delle buone pratiche per il contenimento delle emissioni climalteranti e per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile.
Da ultimo, con la predisposizione del nuovo PASSO – PAtto per lo Sviluppo Sostenibile del Trentino “2020 e oltre” (Azione 6 E2.1) nonché con il Documento Preliminare alla elaborazione del Piano Energetico Ambientale Provinciale (PEAP) 2013-2020, adottato dalla Giunta provinciale in data 3 febbraio 2012, ha riconosciuto l’importanza del coinvolgimento degli enti locali, e specificatamente del Patto dei Sindaci, per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni e di incremento dell’energia prodotta da fonte rinnovabile, da raggiungersi in conseguenza del decreto Burden Sharing (previsto dall’art. 37, comma 6, del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28) e degli impegni assunti con la propria legge n. 5 del 2010 (Il Trentino per la protezione del clima).
La Giunta provinciale con deliberazione n. 2084 del 5 ottobre 2012 ha aderito alla “Covenant of Mayors” - Patto dei Sindaci, in qualità di “Coordinatore del Patto”, secondo le modalità definite in ambito, favorendo inoltre il coinvolgimento di enti, associazioni e altri soggetti operanti in provincia con le funzioni di “Partner associato”, al fine di contribuire alla migliore efficacia delle azioni dei comuni.
Un obiettivo comune: -20% di CO2 entro il 2020... e oltre!
Per siglare un impegno pubblico alla riduzione delle emissioni:
I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane.
Per rendere il proprio territorio all'avanguardia in campo energetico-ambientale:
realizzando iniziative volte a ottimizzare l'uso dell'energia in tutti i campi del vivere, a cominciare dalla piccole azioni quotidiane, e mettendo a “sistema” sia la macchina amministrativa che il patrimonio immobiliare comunale.
Per iniziare o sostenere le dinamiche di sostenibilità ambientale nel proprio territorio:
promuovendo e incentivando i propri cittadini ad un uso responsabile dell'ambiente e delle risorse naturali, affinché sia concesso alla natura il tempo necessario per rigenerarsi.
Per beneficiare dell'incoraggiamento e dell'esempio di altri comuni e condividerne le conoscenze:
l'insieme delle azioni messe in campo per il raggiungimento degli obiettivi crea una banca dati di “buone pratiche” quale fonte di ispirazione per misure e progetti concreti.